Il dato emerge dal progetto sulla mortalità perinatale Spitoss pubblicato sul rapporto Istisan dell'Istituto superiore di sanità
La cittadinanza straniera, le gravidanze multiple, i trattamenti di procreazione medicalmente assistita e il parto pretermine prima delle 32 settimane di gestazione sono i principali fattori associati alle morti dei bambini tra le 28 settimane di gestazione e i primi 7 giorni di vita: è quanto emerge dal progetto sulla mortalità perinatale Spitoss pubblicato sul rapporto Istisan dell'Istituto superiore di sanità (Iss). Il progetto, iniziato nel 2017 e terminato nel 2019, ha coinvolto 3 regioni, Lombardia, Toscana e Sicilia. In questo periodo di tempo i presidi sanitari coinvolti hanno segnalato 830 casi di morte perinatale, di cui 421 in Lombardia, 125 in Toscana e 284 in Sicilia. Il 58,3% dei casi è costituito da morti in utero prima del parto, il 4,3% da morti in utero durante il parto, e il 37,3% da morti neonatali.
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